Verso la Cortina-Dobbiaco (col brivido)
Domenica 5 giugno correrò la Cortina-Dobbiaco, che è una gara bellissima, e sono contento. Ve ne parlerò nella puntata di Runningsofia disponibile da martedì 31 maggio.
Lo sarei ancora di più se non avessi fatto una telefonata, stamattina intorno alle ore 12.00. Ho chiamato l’albergo dove avremmo dovuto alloggiare in tre, due miei amici e me medesimo, per comunicare che uno dei tre non potrà esserci.
Chi mi risponde mi dice che l’hotel sarà chiuso fino a luglio, io ribatto dicendo che no, è impossibile, abbiamo prenotato con tanto di mail, loro mail di conferma e versamento della caparra.
La voce (femminile) all’altro capo inizia a tremare un po’, e si spertica in scuse: c’è stato un problema, l’albergo ha chiuso e loro hanno inviato pronta comunicazione a chiunque avesse prenotato.
Bene, dico io: e allora mostratemela, la pronta comunicazione. Che naturalmente non c’è. Mi inalbero. Tralasciando l’irriferibile, faccio notare loro che se io non avessi chiamato quasi per caso, avrei fatto un viaggio dalla Sardegna per scampanellare a una porta che sarebbe rimasta chiusa, e avrei – avremo – dovuto dormire in automobile.
La signora si spertica in scuse quasi melodrammatiche, io smetto di immaginare vendette terribili e torno la persona pratica che talvolta so essere. Dico: errore madornale, scuse accettate, ma adesso trovateci da dormire.
Come finirà? State qui, ve lo dico appena lo so. Cortina-Dobbiaco cara, ci vogliono separare ma non ce la faranno.
Fabio Marri
Situazione non inedita, che si risolverà facilmente perché Cortina (o Dobbiaco, a scelta) sono pieni di alberghi semivuoti e anche economici, ma che suggerisco di perseguire per l’inadempienza contrattuale, chiedendo perlomeno una penale. Si corre per divertirsi, ma non si può tollerare che altri si divertano a danno nostro.